giovedì 29 ottobre 2009

tra le tue ansie portatili

-mi urli che il tuo cuore non è un bilocale da trecento euro al mese-
prendete un foglio di carta bianco, su? che fate? prendetelo!
prendetelo, e guardatelo. cosa ci vedete? della carta bianca? dei quadretti? delle righe? niente?
Bene, allora ci vedete bene.
Io ci vedo male, ci vedo storie diverse tutte in una volta, porte di casa sconosciute e corse in bicicletta per non arrivare tardi, e notti passate a letto solo per non pensare. Ci vedo delle ragazze di corsa, dei vecchietti persi, e delle manate appiccicate ai vetri dei negozi troppo rumorosi del centro che non vengono mai controllati. Ci vedo l'estate passata e quelle future che passeranno e poi ci vedo voi e me e tutto il resto. Ci vedo un gelato enorme ricoperto di patatine alla maionese che cade tra la porta di un ascensore troppo conosciuto per non pulire le scale. Ci vedo una piscina sporca e delle ginocchia gonfie. Un giardino senza nani e tante foto da attaccare e alcune da buttare. Forse sono troppe cose, e la cosa più curiosa è che vedo tutte e molte più cose in una sola volta. Il ciclo dei nostri pensieri non si ferma un attimo, è tutto un continuare di emozioni e situazioni e sentimenti che anche se i segreti rimangono sul palato io li capisco lo stesso. io mi ricordo di quando mi parli e mi ricordo di cosa mi dici. probabilmente sono soltanto troppo rossa per capire il tuo mondo così blu.
e sono piccola, e adesso è tardi, adesso dormi.