sabato 30 gennaio 2010

it's cool we can still be friends

chi ci pensa mai ad un gomito?
in effetti perché dovremmo pensare al nostro gomito destro o mancino che sia, c'è, è lì, ce l'abbiamo tutti, è una presenza concreta e costante, chi ci pensa in effetti?
e quando ci facciamo male al gomito che succede? succede che ci pensiamo, automaticamente il nostro cervello percepisce il dolore e ci ricorda che lui c'è, che non se n'è mai andato. Ci rendiamo conto della sua importanza solo quando abbiamo paura di perderlo, solo quando lo sentiamo danneggiato.
a volte capita anche con le persone.
esatto.

domenica 17 gennaio 2010

i saldi prima o poi arrivano.

lo guardava come un quadro.
guardare ma non toccare, è una cosa da imparare.
comprati un mazzo di fiori, che poi ti do i soldi.
non so, comprati un po' d'amore, un po' d'affetto, dai adesso ci sono anche i saldi. hai anche un bel po' di soldi rimasti da natale e dal compleanno anche se è stato qualche marzo fa.
comprati un po' di sogni, che li abbiamo finiti ieri.
se corri riuscirai a trovare forse anche qualche per sempre, ma avevo letto sul giornale gratuito delle 7 che di tutti questi per sempre non c'era molto da fidarsi, ma fai come vuoi. i soldi sono tuoi, ti rimborso tutto,
tranne i per sempre.
e un cuore nuovo?

voglio avere pezzi di te in mezzo ai denti

domenica 3 gennaio 2010

fa che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe.

i giorni si ripetono in un susseguirsi di immagini e di note senza tempo. cosa rimane di quell'anno passato ad aspettare, a controllare l'orologio ogni secondo per attendere un qualcosa di non ben definito. come rispondere alle chiamate notturne di quei giorni passati in apnea in mezzo a troppi libri e a troppi vocaboli inizianti per emme. e l'insicurezza dei passaggi obbligatori, di quando non si è ancora pronti, di quando per colpa del tempo siamo costretti a stare fuori casa a sentire il sole entrarci con forza nella trama della sciarpa trasportandoci in un gelido caldo d'inverno. e con le canzoni di una vita ritorni da me con un mazzo di penne in mano a chiedermi cos'ho ancora da dire. dopo tutto questo tempo. pioggiaesole cambianofacciaallepersone. la pelle morta delle emozioni passate, se mi cercherai.
e sì, fa che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe.
tu che inutile non sei.
ricominciamo lentamente come se fossimo in tre.